lunedì 4 giugno 2012

da ZONA CAMBIO #3

PERCHE' DOPO AVER SPESO OLTRE € 200,00 DI ISCRIZIONE ED AVER PAGATO VIAGGIO, ALBERGO E RISTORANTE, HO DECISO DI NON PARTIRE AL 1° 70.3 DI PESCARA?

Ma soprattutto perchè mi trovo qui a scrivere 'sta roba?


La colpa è di StefanoSTRONG, è curioso sull'argomento ed in più mette il dito nella piaga (dopo quasi un anno ancora aperta)...ma in un certo senso glielo devo. Mi tocca tornare indietro nel tempo e spolverare brutti momenti, affrontare un tour molto intimo della mia debole psiche e parlarne senza vergogna...in fondo fare outing può risolvere o quantomeno alleviare alcuni intoppi della vita, esponendosi anche al tiro al bersaglio di amici e conoscenti per tutta la vita sull'argomento...ci sono abituato. Sono andato anche a rileggermi il primo post che avevo scritto subito dopo, ben 5 giorni dopo, ma parlarne oggi è diverso...è passato il tempo necessario.

9 giugno 2011. Siamo a pronti a partire per Pescara, tutta la famigliola al completo. Dopo ci aspetta un bel periodo di vacanza nel Salento, per le mie 3 donne lungo circa 3 mesi perchè la mamma è in maternità. Per me c'è una tappa lavorativa di due settimane che coincide con lo scarico pre-Ironman Francoforte. Si rompe il servosterzo dell'auto (la centralina) e non c'è possibilità di ripararlo se non aspettando almeno 10 giorni...brutto segno? Che si fa? Rinuncio a tutto ed aspetto? Le imprecazioni si sprecano, è uno di quei momenti che vorresti spaccare tutto...ma perchè quando tutto fila liscio deve presentarsi sempre un cetriolo, e che cetriolo! Si fa Trieste-Pescara con il servosterzo rotto (...e poi Pescara-Lecce)...deciso, mi convinco che si può fare e partiamo...che impresa!

Arrivati a Pescara il clima è di super festa. Estate, grande evento, tanti amici. Si sgambetta, si passeggia, si ride e si scherza, la registrazione, pasta party, radio Deejay "live", il briefing, prova-bike, bike check-in, expò...tutto si svolge in maniera oltremodo rilassata, piacevole e non "sento" la gara, cioè non arriva la tensione per la gara. Pensando a ciò che avrei dovuto fare avevo anche una gran voglia di affrontare le salite abruzzesi e questo per me è un buon segno. Il debutto stagionale, dignitoso, era stato in occasione del Lungo di Candia, quindi anche il ghiaccio era rotto. La calma in effetti era apparente, appena siamo tutti in albergo per dormire mi rendo conto di avere difficoltà ad addormentarmi. E' strano, in altri pre-gara mi è successo di dormire meno sentendo la tensione, ma qui non c'è tensione e non mi addormento e mi innervosisco sempre più per questa cosa, mi dà fastidio tutto ed inizio a dare la colpa al filo di luce, alle discoteche vicine...provo le respirazioni del training autogeno...ma mi giro e mi rigiro nel letto sempre sveglio! Ho notato che il sole sorge sempre dal giorno in cui sono nato...lo ha fatto anche quel giorno, ed io non avevo dormito nemmeno un minuto...ormai disarmato, con la testa vuota e gli occhi incavati che mi bruciavano vado a fare colazione, ma mi sento completamente spaesato...non so cosa fare, cioè lo so: decidere se partire o no alla gara. Cerco conforto nei pareri di mia moglie e del mio amico Shark, ma lo so che la decisione sarà la mia e dell'ultimo minuto dopo aver cambiato idea un milione di volte come sempre accade in momenti simili. Il tempo è galantuomo ed aiuta tante volte, questa volta purtroppo non è così, non è dalla mia parte: oggi sono convinto che se la partenza gara fosse stata dalle 7 alle 8 (come tutte le gare del circuito) io sarei partito senza problemi. Invece la mia batteria sarebbe partita alle 12:20 ed io dovevo arrivare a quell'ora con la "ferma" convinzione di fare la gara. Bene, mentre cambio idea mille volte sul partire o meno prendo lo shuttle e mi dirigo verso città...è l'ultimo del servizio, o scendo e parto o torno ai grandi alberghi. Ovviamente una volta arrivati scendo per ultimo, il caldo alle 11:15 è tanto, il pensiero va alla muta che mi comprime il petto...mi manca l'aria...penso alle botte ed alla tonnara della prima boa...tutto ciò che di negativo può esserci lo sto pensando in quel momento! Mi sento sempre più uno zombie per non aver dormito e nel m'ama-non m'ama quel giorno è uscito non m'ama! Rimonto sullo shuttle, si torna in albergo. Mi sento una merda...da vergognarmi anche del cartello "atleti ironman" sulla vetrata dello shuttle. Ma è solo l'1% dei rimorsi, a cui avevo già dato una carrellata nel parto-non parto, che stava montando su...solo che ora davanti a me avevo ben 40 giorni (IM Franckfurt) per autofustigarmi. Continuo a non dormire, vado nella piscinetta con le bimbe e cerco di non pensare a quello che è scritto sulla mia faccia: sono un coglione! Il massimo l'ho raggiunto mentre mi recavo a riprendere la bici in zona-cambio. Percorsi chiusi alle auto, quindi a piedi vedo atleti correre, sul lungomare tantissimi con la maglia e medaglia finisher, altri hanno già ritirato la bici. La mia è l'unica con il cellophane!

E' qui che riconosco StefanoSTRONG, conosciuto tramite i blog sul triathlon. Lo chiamo e ci presentiamo. Questa gara era il suo obiettivo stagionale, lo aveva centrato, aveva la faccia distrutta dal caldo e dalla fatica ma il sorriso di chi ce l'aveva fatta! Mentre la mia bocca tirava fuori cazzate abnormi legate al pietoso stato d'animo di quel momento (credo di aver detto anche che stavo meditando di non fare più gare), la mia testa, intimamente legata al mio cuore, elaborava il sorriso di Stefano...è da lì che dovevo ripartire! Mi viene quasi da piangere se ci ripenso e non sto scherzando! ...questi sono momenti che ti formano, ti (ri)costruiscono...i momenti a cui pensare quando il tuo cervello rastrella tutti i frammenti di una vita perchè stai per tagliare il traguardo del tuo primo Ironman, con le lacrime!

Ecco alla fine, oggi un vero e proprio perchè alla domanda nel titolo non la saprei dare. Piuttosto posso dire che tutto ciò che è successo va ad appesantire lo zaino dell'esperienza. Quel giorno è iniziata la ricerca di un riscatto che non necessariamente deve materializzarsi con un piazzamento, un tempo a tutti i costi...certo benvengano queste cose...ma vuoi mettere avere "quel" sorriso alla fine di ogni gara?

PS: i miei amici già lo sanno...io con Pescara ho un conto in sospeso, il 10 giugno 2012 non ci saranno più pendenze!

8 commenti:

  1. quest'anno avrai (almeno) un tifoso in più!
    daje luì che domenica bruciamo la strada!

    RispondiElimina
  2. Con Pescara ho un conto in sospeso... mi ricorda qualcosa ma non ricordo cosa...

    RispondiElimina
  3. tutti noi abbiamo le nostre paure da combattere quando scendiamo nell'"arena".. a volte è anche solo paura di farcela per davvero :D
    vedrai che ci divertiremo e ci ritroveremo quel sorriso sul volto, domenica!
    in bocca al lupo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I love this game!
      ...crepi...ed in bocca al lupo anche a te!

      Elimina
  4. Quella dell'anno scorso è stata un'ulteriore tappa per migliorare... dolorosa, costosa, però sempre utile!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. concordo! quest'anno si parte alle 8:30...qualcosa hanno capito anche loro!

      Elimina