lunedì 22 luglio 2013

La finish line di Marina a Roth.

Questo è il racconto di Marina, compagna di squadra, alla sua prima esperienza con la distanza Ironman. E' così bello ed emozionante che le ho chiesto il permesso di condividerlo qui.




11h 21’16”DI EMOZIONI INDIMENTICABILI!!




I miei ultimi giorni A.C. (Avanti Challenge) sono stati le tesserine più fragili e nello stesso tempo più importanti del mosaico che sto per completare.

Si, perché ho lottato contro l’herpes, mio consueto segno di stress e stanchezza, la bronchite che non mi veniva da anni e la contrattura al gracile che si è ripresentata…. vabbè lo so me le sono andate a cercate domenica alla Dolomiti Superbike, però l’ho fatta con calma velocità gita. E poi non si può non rendere onore alla bellezza delle Dolomiti senza pedalarci e correrci sopra !!

I giorni passano e la mia speranza di un giorno memorabile è riposta nei propoli, nel miele, e nello sciroppo, beh forse ci vorrebbe anche una grappa… ma soprattutto ci metto una gran convinzione che tutto PASSERA’, me lo merito cavolo, mi sono impegnata per giungere per quanto possibile pronta a questo giorno!!

Driiiin 3.45 driiin io ed Andrea ci guardiamo… buongiorno tesoro..ci diamo un bacio, ci siamo è ora di alzarsi è arrivato finalmente il giorno 0 al Challenge Roth !!

Colazione leggera, non voglio che mi rimanga niente sullo stomaco e via partenza verso il canale di Hilpostein.

Una marea immensa di triatleti riempie la zona cambio.

Siamo circa 5000 tra partecipanti singoli e staffette. Ci accoglie una musica che mi sembra sia la colonna sonora di Braveheart , evoca in me visioni eroiche, mi immagino che siamo tutti dei guerrieri e ci accingiamo a compiere una grande impresa, combattiamo per la nostra liberta!! Ahaha SONO PROPRIO FUORI.

L’emozione inizia a farsi sentire e mi dona una prima corsa ai WC chimici!!!

Ultima sistematina alle bici: gonfiaggio ruote, addobbi gastronomici, ecc, posizioniamo le sacche a terra in corrispondenza del nostro numero di pettorale, foto ricordo, ancora una puntatina al wc, indossiamo le mute e ci avviciniamo alla Swim Start.

Io parto alle 6.45 Andrea alle 7.05.. devo andare..’ultimo’ bacio ‘in bocca al lupo!! Ci vediamo all’arrivo??!!’

Entro in acqua, sono abbastanza tranquilla, mi sistemo gli occhialini, le altre si avvicinano alla corda che delimita la partenza ..la superano…ma cavoliii hanno già dato lo start e non me ne sono accorta, ma a cosa pensavo alla mia impresa eroica??!!!.SON PROPRIO FUORI SI!!

Ma forse poco male, inizio a nuotare tranquillamente, senza quel mio solito panico da ressa - start , recupero subito e facilmente parecchie posizioni, prendo coraggio, cerco una mia traiettoria senza intralci, non sopporto di stare in scia ed avanti alla rimonta. Mi sento bene, capisco che devo rimaner rilassata per continuare a nuotare decentemente. Intravedo le cuffie verdi della batteria precedente e mi gaso ancor di + quando inizio a lasciarne tante alle spalle. Ad ogni respiro vedo un pubblico incredibile alle sponde del canale e ciò mi dà un ulteriore carica .

I 3800 mt se ne vanno via sereni e veloci, rallento gli ultimi metri per fare pipì e via fuori dall’acqua!

Prendo velocemente la mia sacca la numero 967 da dove l’avevo posizionata, corro nel tendone della T1, ma..o mamma mia questa non è la mia sacca, ricorro fuori, la rimetto a posto, attimo di panico , ma che numero ho??? Mi guardo addosso se ho il numero scritto da qualche parte MA SON PROPRIO FUORIII, calma Mari calma ragiona..ok il mio numero è il 697, ho invertito le cifre , mi accorre in aiuto un gentile ‘angelo’ gli grido impanicata: ‘SIX-NINE-SEVEN !!’ e dopo un po’ lo vedo con la mia adorata sacca.

Mi cambio velocemente e vado a prendere il mio cavallo..ahaha nooo la mia bici!!

Riesco a salirci al volo, infilando le scarpette in corsa.. spaziale!!

Le gambe rispondono bene, cerco di modulare adeguatamente i rapporti in modo da non forzare troppo la muscolatura, i km se ne vanno via leggeri, il pubblico è sempre eccezionale, si parla di 200.000 persone!!

Sono quasi al 70° km quando la strada inizia a salire, ennesimo strappo, ma da lontano vedo una folla gremita di persone armata di palloncini, mi manca il respiro e …’O MIO DIOOO’ non ho mai visto niente di simile, inizio a passare in mezzo a quel tunnel umano, un turbinio di luci, suoni, colori, un calore pazzesco mi avvolge, tutti che gridano , mi incitano mi chiamano Marina, Moser, mi fanno la ola , cerco di pedalare meglio che posso, saluto tutti, sorrido e ringrazio, mi vengono i brividi, mi sembra di esser al Giro d’Italia!!!

Grazie per il natural doping!!!

Ancora 20 km ed il primo giro è finito.

Il secondo è più duro, il vento è aumentato e, per contrastarlo, devo spingere molto di più , ma non riuscendo a mantenere la velocità che vorrei.

Incontro un ciclista disabile, ha una sola gamba , è bravissimo sta andando alla grande, gli grido ‘YOU ARE SUPER!!’ Sorride e ringrazia, faccio difficoltà a superarlo!

Passo il cartello dei 170 km , ed inizio a rilassarmi ‘E’ FATTA!!’ non ho bucato, era la mia paura più grande.

D’improvviso, dopo una curva, mi ritrovo in T2 e riesco per un pelo a sfilarmi i piedi dalle scarpe. Un ragazzo mi prende in velocità la bici ed altrettanto rapidamente un altro mi passa la mia sacca ed una terza nel tendone me la apre e quasi mi infila le calze e le scarpe ai piedi!! GRANDIII VI STIMO!!!

Non sono neanche a 7 ore di gara.. se riesco a correre in 4 ore finisco in 11… magariiii!!

Parto determinata, senza alcuna esitazione, per affrontare la mia prima maratona.

Ma ahimè dopo un paio di km mi sento affannata, e per la prima volta, mi assale il pensiero: “Come faccio ora a correre tutti i 42 km??” Vorrei fermarmi, ma continuo imperterrita , per fortuna riesco ad impostare un ritmo per me sostenibile e sto bene di nuovo.

Fa caldo, ad ogni ristoro bevo e mi bagno completamente testa e schiena con gli spugnaggi

Il percorso è un giro unico, per la maggior parte su sterrato , il pubblico mi emoziona sempre tantissimo, qui addirittura mi cantano “Marina, Marina, Marina” non posso che ringraziare, sorridere e battere il cinque!

Incrocio Andrea che mi grida: “Tra un po’ mi prendi”!!!

Arrivo al 21°km, controllo il tempo e penso ancora di starci nelle 11 ore.

Da qui però inizia un lento decadimento, i quadricipiti diventano sempre + duri, non collaborano più. Avverto un giramento di testa ed un senso di nausea, cerco di reagire immediatamente, ho bisogno di pensieri positivi mi immagino a quanto sarò felice di dire ad Irene: “Hai la mamma Ironman”. Al ristoro successivo, mangio 2 pezzetti d’anguria, è buona dolce, mi riprendo.

Continuo ma sempre + piano.

Ora la mente è vivida e positiva ma mi rammarico di non aver + forza nelle gambe, anzi mi fanno proprio male e vorrebbero fermarsi o camminare.

Non esiste non si cammina! Gli anni da speleologa mi corrono in aiuto. Quando sono troppo stanca e non ce la faccio più penso spesso di esser alla fine di una lunga ed entusiasmante esplorazione e negli ultimi sforzi per risalire in superficie devo tener duro, posso contare solo sulle mie forze per cui ‘NON MI POSSO FERMARE’ !!

Percorro lenta ma contenta gli ultimi km, addirittura azzardo un balletto davanti ad una discoteca ambulante!

Ultimo km. sfilata per il centro di Roth , la folla grida: ‘YOU ARE A WINNER, YOU HAVE CLASS, RESPECT !!!’ E’ bellissimo, stupendo, ecco il Red Carpet, altro che Notte degli Oscar, sono gli ultimi metri del mio primo Ironman.. eccola la Finish Line, sono radiosa emozionata , taglio il traguardo ‘EVVIVAAA CE L’HO FATTA’!!

Andrea è lì seduto che mi aspetta ci diamo un bacio è l’ultima tesserina, la più preziosa di questo magnifico mosaico.

Ed ora?

Mi godo il D.C. (Dopo Challenge)

Non son state 11 ore, ma 11h 21’ 16” di emozioni indimenticabili.

Molto di più di una lunga gara, molto di più di traguardo tanto atteso, molto di più di quanto avessi mai immaginato, è stata una grande avventura, un ossimoro di dolcissima fatica!!

Ringrazio di cuore Irene per la pazienza avuta con i miei infiniti messaggi: “Sono in bici, ti ho lasciato il pranzo pronto. Baci.”

Lorena e Federica per avermi sempre sostenuta ed aver creduto in me.

Le mani d’oro che mi hanno salvata dai miei vari acciacchi.

Bravo Denis e tante congratulazioni ad Andrea inseparabile compagno di gioie e di dolori!!

4 commenti:

  1. bello bello bello, e tanti complimenti. Prima o poi Roth mi vedrà anche a me! non il 2014 che oggi leggevo che in 3:15 sono volate via tutte le iscrizioni....

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    1. io dovevo essere con loro! ci organizziamo per il 2015, non si può non esserci!

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  2. Grazie Gigi! E' un onore apparire sul tuo blog!
    Grazie dei vostri complimenti ragazzi :-)
    ..non ne ho fatti altri, ma Roth è proprio un Super Ironman, il calore del pubblico è eccezionale!!
    Da non perdere!!
    ciao
    Marina

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