Già, perché?
Stefano ce l’aveva quasi fatta a portarmi a Nizza, baci e
abbracci per il rientro a casa dopo la finish line di Klagenfurt e…”dai 2014 a
Nizza e 2015 dove vuoi tu!”.
La realtà, però, era che il tarlo Francoforte si era
insinuato nella testa di tutti…e la prova è stata l’euforica follia del luglio
scorso.
Bene, si va a Francoforte dunque, sul Meno, un gran fiume
del colore dei fiumi delle grandi città, navigabile. Una città grande, con una
bella skyline grazie ai suoi tantissimi grattacieli che le danno un’impronta
decisamente moderna, ma facendo quattro passi in centro si scopre che non è
proprio tutta così rigorosamente urban.
Forse non proprio adatta ad una vacanza con bimbi piccoli,
dato che ogni Iron-trasferta potrebbe essere un’occasione per una vacanza direi
che è completamente l’opposto di Klagenfurt.
La Wall Street europea vanta anche un altro soprannome, quello di
Kona europea. Probabilmente solo Roth, sebbene Challenge, può tenere testa (una bella battaglia) a
Francoforte per il tenore della gara. La prova inconfutabile è la starting list
degli atleti professionisti, il titolo europeo sulla distanza ironman in palio,
le ben 100 slots disponibili per partecipare alla gara delle Hawaii. Una cosa
poi che salta all’occhio anche agli assidui frequentatori delle gare Ironman è
che qui si rasenta la perfezione in ogni momento e situazione del pre-race,
race e post-race. Insomma a Francoforte si respira un’aria importante per chi
fa triathlon già da appena arrivati. Sarà tutto amplificato dal contorno
metropolitano in cui l’evento è inserito, il race-hotel super lussuoso, grandi
e belle auto marchiate Ironman, furgoni e minibus di team, trademark, negozi in
prossimità dell’expo che tra l’altro è veramente grande e sempre ben fornito. E
poi, a parte un giro bike fuori porta, si finisce per stare sempre lì.
Registrazione e già ti vedi la finish line in allestimento
l’expo poi dopo un giorno lo conosci a memoria, devi solo
far zig zag con la testa per cercare di non comprare tutte le offerte che ti si
presentano tutte assieme, perché in quel momento sembra si abbia bisogno
proprio di tutto ciò che viene esposto!
Le sgambatine di corsa poi finisci a farle esattamente sul
percorso run della gara, che poi è lungo il Meno, vedi la T2, cerchi di
memorizzare ogni scorcio panoramico e ti immagini a come starai passandoci per
quattro volte prima di entrare in Romerberg per la finish line liberatoria.
Anche il pasta party viene fatto in una zona sul Meno, in precedenza si andava
all’Eissporthalle.
La particolarità dell’Ironman Francoforte è che si sono
davvero dovuti inventare i 3800 di nuoto. Si deve andare un po fuori città per
la partenza della gara e quindi anche per fare il bike check-in. Più
precisamente si arriva a Langener Waldsee con gli shuttle a disposizione previa
fila apposita (anche all’alba/notte prima della partenza!). A quanto ne so una
ex cava di silicio la cui conformazione da l’idea di una L. Si nuoterà appunto
sui due tratti della L, smezzati da una breve corsetta con tanto di microchip
(non si sa mai!).
Appena finito di nuotare si va in T1, occhio alla salita
sabbiosa, a me sembrava durissima dopo il poco uso della gambe in acqua. La T1
è abbastanza lunga e grande, il consiglio è di velocizzare le operazioni per
non avere sulla coscienza troppo tempo morto.
Il collegamento con Francoforte è un pezzo veramente veloce,
approfittarne please!
Appena arrivati in città inizia il percorso da ripetere due
volte. Si schizza veloci tra i grattacieli per poi superare il Meno e uscire
fuori dalla città. Il percorso non presenta orografie importanti, non ci sono
salite notevoli, l’altimetria è alquanto bassa se si realizza che va spalmata
su 180km. C’è subito fuori città una salita poco impegnativa, poi si incontrerà
The Hell, con il tratto trita cervello in pavé per poi arrivare all’Heartbreak
Hill, salita con tantissima gente ai bordi in stile tappa di montagna, ma di
gran lunga meno pendente e molto più breve. Da non sottovalutare però sul
secondo giro, visto che siamo verso la fine della bike.
Per il resto del circuito, sempre che qualcuno abbia voglia
di distogliere lo sguardo da strada/appendici
e alzare la testa, il panorama è davvero molto bello, enormi distese
mozzafiato (dove il vento potrebbe essere il nemico di giornata) intervallate
dal susseguirsi di piccoli borghi ed agglomerati di pubblico festoso e
veramente imprevedibilmente chiassoso.
La T2 sarà più veloce come transizione rispetto alla prima,
per iniziare subito i 4 laps per la frazione run. Sulla carta sembra alienante
dover fare ben 4 giri, in realtà se si affronta mentalmente un giro per volta
da mettere in cascina forse la testa si scorderà che si tratta di percorrere
una maratona. 4 braccialetti diversi da ritirare, tantissimi ristori sempre
riforniti (anche verso la fine della gara!), tantissimo pubblico. Attenzione ai
cavalcavia, uniche asperità e speriamo non sia caldo torrido, visto che il
meteo in questa zona di centro Europa è veramente una lotteria, anche se siamo
a luglio.
Non mi resta che augurare a tutti un buon proseguimento di
preparazione e…appuntamento con bratwurst und bier nella zona ristoro dell’athlete
garden con medaglia al collo e felici come bimbi a Natale!
Grazie, mi sono fatta una panoramica mentale..anche se poi sarà diverso da come me lo immagino, sicuramente meglio! E non vedo l'ora.
RispondiEliminap.s. di' la verità, sei stato assoldato dalla IM per far pubblicità!? :-)
questo post è una di quelle cose che dovrò imparare a memoria...
RispondiEliminatu sei pericoloso quest'anno Stè, dovrei iniziare a depistarti ;)
Eliminamagari mi pagassero per parlarne bene!
RispondiElimina...semplicemente bei ricordi!
dovrei fare un post anch'io sul perchè VADO A FRANCOFORTE!!!
RispondiEliminanon vedo l'ora di leggerlo ;)
Eliminama l'altimetria totale in bici dunque quanto sarà? 1000-1200 metri?
RispondiEliminasul sito ufficiale 1000 metri!!!
Eliminasul segmento strava del mio 2011 sono 1097 metri.
ottimo!!!! molto simile al Challenge Barcelona che ora è diventato IM
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