Ancora qui!
Anche nel 2014 mi ripresento a St.Polten, dopo averla corsa in versione monca con il freddo polare ed il vento a 90km/h lo scorso anno, sono pronto anche quest'anno, speranzoso in un clima mite. In realtà le previsioni sono incerte, nei due giorni precedenti il meteo fa le bizze, temporale forte e poi sole intenso che scotta...vento forte e costante da est/sud-est, bello cazzuto. Ci sarà un motivo se è pieno di pale eoliche, no?
Siamo veramente in tanti da Trieste, quest'anno, come altre volte in passato, questa gara vale come Campionato del mondo di mezzo Ironman di Trieste!!! ...mi ricordo certi numeri per far vedere chi ce l'ha più lungo...
...siemo un bel gruppo, sereno e tranquillo. Tutti vogliono far bene e dare il meglio, si vede nei giorni pre-gara, ma il clima è disteso, la compagnia veramente bella. Dopo un bel po ci ritroviamo ancora una volta in trasferta con Giulia e Richi e poi c'è Mattia, conosciuto grazie a questo blog, che dopo un anno di triathlon vuole "certificare" tutti gli evidenti progressi. Preparazione maniacale la sua, sotto tutti punti di vista, fisica, alimentare e nel lifestyle. Eravamo in stanza insieme e lo osservavo divertito in tutto l'approccio alla gara, comprese le levataccie mattutine, la sua "strana" colazione, senza lasciare nulla al caso. (...mi ha portato il (long)caffè a letto per farsi perdonare del casino alle 5 del mattino!
Il duro lavoro paga sempre però e Mattia ha fatto una gara davvero impressionante. Una di quelle gare da far rosicare tanta, tanta, tanta gente! Ne parlo con sincero orgoglio, pare mi ascolti ogni tanto quando parlo di triathlon.
Il venerdi pre-gara sono alla ricerca di un paio di pattini in sughero per la ruota anteriore, la Vision da 90. Lo so, si deve provare tutto prima della gara, ma io sono pronto a montarli nuovi a fare due inchiodate di prova ed a gareggiarci. Tanto peggio di così! Oltre alle imbardate forti ad alte velocità in discesa, c'è anche un fortissimo vento ed i normali pattini da carbonio mi fanno una paurosa frenata a scatti. Li trovo, li compro (33euriiii!!!!) li monto, li provo ma non sembra essere sparito il problema. Sabato torno dal responsabile del service e mi faccio pulire la pista frenante di tutte e due le ruote anteriori mentre mi godo l'intervento sulla Simplon di Yvonne Van Vlerken, ma soprattutto lei direi. I consigli di tutti sono per una scelta conservativa, ma io deciso monto le due 90 e faccio il check-in.
Il giorno della gara la sveglia è alle 4, la notte è passata tranquilla, ho dormito. Colazione giusta. Meteo buono e non c'è vento. Sono arrivato ad un buon peso anche a questa gara. Cosa chiedere di più? Andiamo a divertirci. Dopo aver ritoccato la bici scopro che Carlo (il nostro atleta top) ha la schiena bloccata, non parte! Che peccato! Faccio la strada dei laghi insieme ad Alberto "silver" Casadei, chiacchieriamo e ci salutiamo con l'imboccallupo. Vestizione rapida, dopo i PRO parte subito la mia batteria e sono già pronto insieme a Toni, che ha recuperato in tempo dal suo infortunio.
So come partire a S.Polten, e lo faccio proprio come l'ho pensato. Allegro ma non troppo, non cado nella tentazione di aggrapparmi a qualcuno, continuo a stare tutto a destra. Ma il giro è in senso orario, aspetto le boe per mettermi alla prova. Prima e seconda, gestisco veramente bene, adesso si va! ...ed invece no, arriva l'ansia. Di colpo voglio uscire dal lago, ma dove cazzo vado? guardo dietro, altro errore! RICOSTRUIRE immediatamente i pensieri! nuoto a rana e guardo avanti...ancora un po. Riparto? NO, ancora un po...dai provaci! OK! testa bassa e ricominciamo a stile, piano...OK, va! Progressivamente mi lascio alle spalle anche questa fottutissima crisi, riprendo il mio passo. Il secondo lago sembra troppo lungo, ed infatti esco dall'acqua con un tempo troppo alto ma in linea con tutti gli altri, nuoto veramente un bel po più lungo (garmin dice 2270mt).
Inizia la bici, sono contento, ora l'autostrada. Mi metto subito a spingere ma non vado forte come lo scorso anno, 40-42kmh, il vento, poco, da ore 10 forse disturba un po. Chiudo l'autostrada a 40kmh di media esatti ed inizio il tratto misto e poi la prima salita. Sono titubante per via dei freni, ma man mano scopro che i nuovi pattini si comportano proprio bene. Ma non vado un granchè forte. Subisco un po troppi sorpassi a dispetto dei pochi fatti. Arriva il lungo Danubio, qui mi sembra di andare un po meglio.
E' sulla salita più dura che mi rendo conto che la mia gamba la sento un po' vuota, come se ci fosse un limitatore. Il fattore limitante mi sembra più muscolare che altro, quindi assecondo lo stato del mio corpo, vado fin dove riesco. Credo proprio che le sfuriate di Graz di 15gg. prima e comunque l'intero duro mese di maggio non siano del tutto smaltite, anche se quando pianifico una gara vorrei arrivarci sempre brillante. Avrei voluto una media più alta, il Garmin dice 34.7. Il mio pensiero è quello comunque di ottenere il massimo dalla giornata, anche se un po ridimensionato. Sono insieme a Toni, tra nuoto e bici iniziamo a correre insieme, ma tra la mia e la sua corsa c'è un abisso, infatti va via.
Parto anche veloce per i miei ritmi, ma dopo la sosta pipì mi assesto su un ritmo che impongo di tenere fino alla fine. Carino il restyling alla run course, finalmente si entra nel centro della city. Le gambe sono stanche, ma nella corsa vedo che anche la FC tende a scendere. In compenso riesco a non calare il ritmo ed anche se solo il pensiero mi fa vomitare li reputo segnali confortanti in prospettiva Francoforte. Finisco bene tutto sommato, il mio quinto mezzo sotto le (attenzione!) 4h e 55m...ehehehe...che stupido che sono! ovviamente non contando Graz!
Contentissimo come sempre dopo S.Polten, ottimi risultati di tutta la mia squadra, Mattia, Toni, Richi, Andrea. Menzione speciale per Elisabetta al suo splendido esordio ed a Marina, fantastico podio di categoria! Si rifaranno Carlo e Eric, il primo non partito ed il secondo costretto al ritiro, Francoforte sarà il giusto riscatto.
Mi resta un dubbio finale: questa volta ho voluto utilizzare il body intero al posto dello spezzato, volevo evitare di prender freddo alla pancia. Il risultato è stato una pancia a contatto di un body comunque bagnato. Devo però ammettere che ho avuto meno (non nessuno!) disturbi alla pancia con a disposizione però un solo misero taschino sulla schiena.
PS. : gente che si incontra in Athlete's garden